Intimacy Coordination Italia

Il termine “intimità” contiene sfumature che ognuno di noi vive e percepisce in modo diverso.
L’intimità è per sua natura riservata, legata alla sfera privata, al riparo da occhi indiscreti.
Ma cosa accade a un performer quando la rappresentazione di questa intimità viene trasposta al cinema o in teatro? Le componenti espressive si amplificano e possono portarlo a elevati livelli di stress dovuti all’esposizione pubblica del suo corpo o delle sue fragilità emotive, in un coinvolgimento profondo
che investe diversi aspetti psicologici. Scene che prevedono sesso, violenza fisica o verbale, passione, dolore o semplicemente interazioni che implicano un contatto fisico, oggi richiedono la presenza di una figura professionale a tutela del performer, soprattutto se donna o minore.

L’Intimacy Coordinator è la figura predisposta a questa tutela.
Collaborando con il regista e i performer, e con i reparti coinvolti nella scena di intimità (fotografia, costumi, trucco), crea una sorta di “coreografia” della stessa, che ne restituisce la verità rispettando le esigenze tecniche e artistiche e permettendo ai performer di lavorare in un contesto fisicamente e psicologicamente sicuro.

Negli Stati Uniti e nel Regno Unito già da qualche anno è una figura riconosciuta ed essenziale nei credits delle produzioni cinematografiche e teatrali. Oggi anche in Italia diventa fondamentale per garantire equilibrio e sicurezza allo svolgimento del lavoro di tutti.